Luxmetro: Cos’è e come funziona? Classifica top 7 dei migliori presenti sul mercato

Come dice la parola stessa, il Luxmetro è quello strumento che ci permette di misurare la luminosità (luce, lux) in un determinato ambiente.

Questo strumento è fondamentale nel campo dell’illuminotecnica, che studia l’illuminazione dei vari ambienti, a seconda del loro utilizzo, sia interni che esterni.
Un luxmetro è costituito da un corpo, una fotocellula o un sensore di luce e un display.

Inizialmente veniva utilizzato quasi esclusivamente da fotografi e registi, col tempo, però, venne sempre più utilizzato anche dai produttori di energia, che hanno così la possibilità di ottimizzare l’illuminazione interna ed esterna.

Raramente viene utilizzato anche in meteorologia.

Il lux è un’unità di misura dell’illuminamento che corrisponde ad un lumen per metro quadrato.

Questa misurazione non è da sottovalutare, basti pensare infatti al fatto che esistono leggi specifiche che indicano il minimo di illuminazione necessaria per ogni ambiente:

  • UNI 9316 – Illuminazione di impianti sportivi con riprese televisive a colori
  • UNI 10.380 – Illuminazione di interni con luce artificiale – Valori di illuminamento
  • UNI 10.439 – Requisiti illuminotecnici delle strade con traffico motorizzato
  • UNI 10.819 – Requisiti per la limitazione della dispersione verso l’alto del flusso luminoso

Perché comprare un luxmetro

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Un Luxmetro può essere utile anche a livello personale: lo sapevate, ad esempio, che esiste una legge per l’illuminazione condominiale?

Se si ha intenzione di apporre delle modifiche di illuminazione a livello condominiale, ad esempio scale e/o ascensore, è bene sapere che ci sono regole ben precise da seguire.

L’illuminazione naturale laterale è sempre quella da prediligere, ma le scale, ad esempio, vanno dotate di un’illuminazione laterale artificiale.
A livello condominiale, l’illuminazione varia a seconda dell’ambiente ma, per legge, tale misura non potrà mai scendere sotto i 50 lux.

Queste regolamentazioni sono necessarie anche per una questione di risparmio energetico.

Il Decreto Ministeriale 268/94 che rimanda alla normativa UNI EN 81, ad esempio, prescrive “l’illuminazione naturale o artificiale, a livello di pavimento in prossimità della porta di piano, deve essere non inferiore a 50 lux in modo che l’utente possa vedere cosa succede quando apre la porta di piano per entrare in cantina, anche nel caso di mancanza di illuminazione di questa.”

A livello domestico, invece, per andare incontro ai costruttori, nel 2021 è stata pubblicata una specifica tecnica (UNI/TS 11826:2021) che regola l’illuminazione degli interni residenziali domestici con luce artificiale.

In questa specifica tecnica vengono menzionati vari ambienti domestici:

  • la cucina, 100-150 lux
  • sala da pranzo, 100-150 lux
  • soggiorno, 100-150 lux
  • bagno, 100-150 lux
  • camera da letto, 50-100 lux
  • zone di transito, 50-100 lux
  • lavanderia,
  • sgabuzzino e cantina,
  • aree esterne,
  • aree adibite allo smart working 150-200 lux

Essere informati sulle normative inerenti all’illuminazione può rivelarsi utile non solo per chi opera nel settore, ma anche per i privati.

Se in ambiente domestico, o in quello lavorativo, la quantità di luce presente è troppo alta, può causare mal di testa e disturbi della vista.

Viceversa, un ambiente non sufficientemente illuminato, oltre a causa un affaticamento della vista e mal di testa, può risultare anche pericoloso, non vedere bene, infatti, aumenta il rischio degli incidenti.

Quando si acquista una lampadina, ad esempio, è bene controllare la sua luminosità, appositamente segnalata sulla confezione in Lumen, che è l’unità di misura della potenza del flusso luminoso.

Per fare i calcoli corretti è utile ricordare che un Lux equivale a un Lumen fratto un metro quadrato.

Funzioni del luxmetro

Per misurare i livelli di illuminazione, il Luxmetro è dotato di una cellula fotografica che cattura la luce e, convertendola in un flusso di corrente elettrica, consente al dispositivo di calcolare il valore lux.

Ogni dispositivo può avere diverse funzioni, a seconda della professionalità dell’oggetto scelto, tra le principali troviamo sicuramente la possibilità di memorizzare l’unità minima e quella massima registrate, lo spegnimento automatico, la retroilluminazione, i filtri (che permettono di bloccare eventuali lunghezze d’onda che possono interferire con l’illuminazione), la possibilità di misurare all’aperto.

Il Luxmetro digitale, che col tempo sta prendendo sempre di più il posto di quello analogico, ha maggiori funzioni di questo tipo.

Per utilizzare al meglio un Luxmetro, basterà posizionare il misuratore nel luogo che ci interessa, cercando di evitare ombreggiamenti della sonda da parte di chi lo sta maneggiando (sarebbe infatti più consono appoggiare il Luxmetro su una superficie, in modo da potersi allontanare da esso ed evitare di interferire sulla misurazione).

Per funzionare al meglio, inoltre, un Luxmetro deve avere la stessa sensibilità dell’occhio umano, che viene garantita dal filtro ottico presente nello strumento.

Le indicazioni sulla luminosità prevista dalla legge, sono infatti calibrate su ciò che l’occhio umano percepisce come ‘troppo’ o ‘troppo poco’ luminoso.
Ricordiamo che ci sono calcoli appositi per valutare la percezione dell’occhio umano.

Tipologie di luxmetro

luxmetro tipologie

La prima differenza sostanziale che troviamo fra Luxmetri è data dall’essere digitale o analogico: i Luxmetri digitali visualizzano i valori come lettere di numeri, quelli analogici, invece, visualizzano i valori su un quadrante con un ago o un puntatore.

Sarà dunque più semplice leggere i valori sul Luxmetro digitale piuttosto che su quello analogico.
Il Luxmetro più facile da utilizzare è, intuibilmente, quello digitale (che ha ormai sostituito quasi completamente quello analogico).

Un’altra macro differenza fra Luxmetri è il tipo di sonda (la parte dello strumento che permette di catturare il flusso di luce) di cui sono composti: in commercio troviamo sia Luxmetri con sonda integrata, sia Luxmetri con sonda collegabile.

Nel caso del Luxmetro con sonda integrata, quest’ultima è parte integrante del corpo dell’oggetto, risultando quindi indivisibile da esso.
Il fatto di non poter sostituire la sonda, però, non permette di effettuare misurazioni differenti dall’illuminamento in Lux.

Questi modelli risultano anche più economici e più ‘tascabili’, essendo appunto più compatti rispetto ai cugini con sonda collegabile.

Quelli con sonda collegabile, invece, hanno un filo che permette di spostare la sonda (che in questo caso è anche sostituibile), di avvicinarla o allontanarla dalla sorgente di luce, senza dover muovere tutto il Luxmetro, rendendolo di conseguenza più pratico.

Questi modelli sono meno economici e più ingombranti, ma la possibilità di cambiare la sonda permette al Luxmetro di effettuare, tramite altri sensori, altre unità di misura, come ad esempio l’irradiamento solare, UVA, UVB, UVC.

Inoltre, essendo facilmente scollegabile, la sonda è anche sostituibile in caso di guasto, senza dover ricorrere alla sostituzione o riparazione dell’intero strumento.

I Luxmetri, inoltre, possono essere portatili oppure da banco, anche se è quasi sempre meglio optare per uno strumento (soprattutto di questo tipo) più maneggevole e facilmente trasportabile.

Consigli per scegliere il miglior modello di luxmetro in base alle esigenze

A seconda dell’utilizzo che se ne intende fare, ci sono diverse caratteristiche da tenere in considerazione per scegliere il modello che più si avvicina alle nostre necessità.

Sicuramente la portabilità è un elemento da non sottovalutare: la comodità di essere spostato con facilità da una stanza all’altra, oppure di essere riposto tranquillamente in borsa durante il trasporto, sono caratteristiche importanti.

Immaginate un fotografo, per cui l’illuminazione è fondamentale, che deve portarsi dietro un Luxmetro troppo ingombrante e pesante, magari durante percorsi tortuosi nella natura, insieme al resto dell’attrezzatura tecnica indispensabile per il suo lavoro.

Anche il costo è sicuramente un parametro fondamentale, ma bisogna sempre tener conto che un prezzo maggiore corrisponde ad una maggiore precisione delle misurazioni.

Questo non significa, però, che un modello economico non possa avere tutte le funzionalità di cui necessitiamo a livello ‘amatoriale’, e talvolta anche a livello professionale, basta fare attenzione alle caratteristiche tecniche dell’oggetto.

Prima abbiamo già citato alcune funzioni importanti che dovrebbe avere un Luxmetro, ora ne elenchiamo altre che possono essere utili nella guida alla scelta di quello che più si addice alle vostre esigenze:

  • Capacità di captare tutti i fasci luminosi (a led, fluorescente, a incandescenza o a sodio), in modo da non trovarsi in difficoltà durante la misurazione di fronte alle diverse sorgenti di luce, e, come abbiamo detto, meglio che la sonda possa essere sostituita con altre
  • Robustezza del Luxmetro, essendo uno strumento che necessita di molti spostamenti, in ambienti interni ma anche all’aperto, è fondamentale prediligere un Luxmetro con qualità di materiali elevata, per evitare di incorrere in danni frequenti dovuti alla scarsità dei componenti
  • Facilità di utilizzo (come abbiamo detto, prediligere i digitali), in modo da velocizzare il lavoro e non rischiare di sbagliare la misurazione
  • Display di facile lettura, con il display digitale è sicuramente più semplice leggere i valori registrati (e memorizzati) piuttosto che con il display analogico che si affida all’oscillazione (talvolta meno precisa) di un ago o puntatore
  • Velocità di elaborazione dati, più velocemente lo strumento elaborerà i dati, infatti, più rapido sarà il lavoro nei diversi ambienti
  • Indicatore livello batteria, molto comodo soprattutto a livello professionale, per non rischiare di rimanere di punto in bianco senza strumento. Sempre meglio avere con sè una batteria o delle pile di scorta per ogni evenienza
  • Durata della batteria. Per una questione di comodità, sarebbe meglio prediligere quelli con batteria ricaricabile, ma c’è chi potrebbe comunque preferire quelli a pile non dovendo quindi ricordarsi di ricaricare ogni volta la batteria (basterà infatti avere sempre con sè pile di scorta).

Prezzi generici dei modelli

I prezzi dei vari modelli dei Luxmetri possono variare enormemente a seconda della tipologia dello strumento.
Un Luxmetro più basico, può costare anche intorno ai quaranta euro, fino a superare i cinquecento per quelli professionali.

E’ bene dunque orientarsi anche a seconda dell’utilizzo che il singolo deve farci, se lavorativo o personale.

Tuttavia è utile ricordare che alcuni Luxmetri che rientrano nella fascia di prezzo più bassa, possiedono comunque tutte le funzioni indispensabili e hanno ottime prestazioni.

A fine articolo analizzeremo alcuni dei migliori Luxmetri disponibili su Amazon.
Sempre utile, prima di acquistare un prodotto che non si conosce bene, basarsi anche sulle recensioni degli utenti che l’hanno già acquistato.

Come scegliere un modello professionale

Se il Luxmetro da acquistare serve per lavoro, è importante soffermarsi sulle specifiche tecniche tecniche che rendano lo strumento il più prestante possibile.

Oltre alle caratteristiche sopraelencate (che per un Luxmetro professionale sono fondamentali), bisogna orientarsi sullo strumento che abbia un’alta precisione, per garantire misurazioni accurate.

Fondamentale è anche la gamma di misurazione che permette, ad esempio, di lavorare in ambienti poco illuminati mantenendo comunque un’alta precisione.

Classifica top7 dei migliori Luxmetri

luxmetro migliore

  • Sekonic SE L478DR Litemaster Pro Pocketwizard ControlTL – Miglior luxmetro

Sekonic SE L478DR Litemaster Pro, Pocketwizard ControlTL, Nero
  • Descrizione del prodotto: Sekonic – se l478dr esposimetro

Luxmetro touchscreen, portatile, funziona con batterie AA, pesa solo 160,41 grammi.

  • Ht Instruments 1009470 – Luxmetro digitale

Ht Instruments 1009470
  • Strumento di misurazione digitale in lux portatile e misuratore a LED · Intensità d'illuminazione in Lux/foot candle · Intensità della luce (candela)

Questo Luxmetro portatile è uno strumento di misura digitale, il cui sensore a fotodiodo al silicio è collegato con un cavo ed è facile da maneggiare.
Ha un peso di 400g, 60 watt, funziona con pile di tipo alcalino.

Il modello HT309 consente la misurazione dell’illuminamento di sorgenti a LED con vari colori.
Prodotto italiano.

  • Asita S.R.L. LX350

Luxmetro digitale con cavo di alimentazione elettrico

  • Luxmetro 2MP

2MP - Lusmetro digitale professionale multiuso - Lusmetro per interni o esterni - Sorgenti luminose...
  • Lusso professionale versatile: il lusmetro LU40K è di uso versatile, permette di misurare l'intensità della luce in interni o esterni. Questo lusmetro si adatta a qualsiasi forma di sorgenti...

Luxmetro con precisione 3%, è adatto all’utilizzo sia in ambienti interno che esterno, si adatta a tutte le forme di sorgenti luminose, prodotto di marchio francese.

  • ET-952 – Luxmetro portatile

Misuratore di luce digitale, ET-952 Mini portatile LCD ad alta precisione Misuratore di luce...
  • Con commutazione unità, misurazione massima, misurazione minima, conservazione dei dati e funzione di misurazione automatica.

Mini Luxmetro portatile LCD ad alta precisione, possibile conservazione dei dati e funzione di misurazione automatica.
Molto pratico e ha un ampio campo di misurazione.

  • Testo 540

Testo 540 - Luxmetro
  • pratico lux metro incl. Cappuccio di protezione

Luxmetro portatile a pile (AAA), con cappuccio di protezione, sensore adatto alla sensibilità spettrale dell’occhio, illuminazione del display, Hold function e min/max valori.

  • Urceri

Luxmetro portatile, Esposimetro, Portata 0-200.000 lux (0 ~ 20.000 FC), Schermo LCD, Cifre a 4...
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Luxmetro portatile, con migliore rapporto qualità prezzo, spegnimento automatico dopo quindici minuti di inutilizzo, schermo LCD a quattro colori, alta precisione, archiviazione dati, indicatore di batteria, ampio intervallo di misurazione e risposta rapida.

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