Betoniera Imer: Guida alla scelta della migliore con classifica

Nel campo dell’edilizia, uno dei macchinari di più comune impiego è certamente la betoniera. In questo articolo, che si propone di essere utile sia ai neofiti sia agli esperti del settore, parleremo di betoniere Imer, facendo riferimento a una delle aziende di più grande successo sul mercato.

Il nostro obiettivo sarà dunque quello di presentare le più note caratteristiche di una betoniera Imer, distinguendole per qualità e fascia di prezzo. Parleremo sia dei modelli più economici sia di quelli pensati per uso professionale in grandi cantieri edilizi, spiegando le differenze tra le une e le altre.

Al termine di questa prima parte, più pratica che teorica, inseriremo una lista di sette betoniere a marchio Imer disponibili su Amazon, scelte tra le più recenti e vendute. Sarà così possibile per ciascun lettore, dopo un’attenta comparazione tra i vari prodotti, capire quale si addice maggiormente alle proprie esigenze.

Guida alla scelta delle migliori betoniere Imer

Scegliere Imer, anzitutto, significa fare affidamento su un marchio storico, che è di per sè garanzia di qualità e durata per qualsiasi suo prodotto. Imer, infatti, è da anni una delle aziende più floride nel campo dell’edilizia, ed è nota per la produzione e la vendita sia di betoniere sia di altri macchinari affini, dalle carrucole alle intonacatrici.

Una volta appurata la marca, però, per decidere quale betoniera acquistare bisognerà prendere in considerazione altri aspetti, dal sistema di alimentazione alla capienza, passando per i consumi, per la tipologia di impasto che si desidera ottenere e soprattutto per il genere di lavoro che si deve realizzare.

Analizzeremo ora singolarmente questi elementi, soffermandoci, uno alla volta, su ciascuno di essi.

  • La capacità della betoniera

A differenziare una betoniera dall’altra concorre anzitutto la capacità complessiva della vasca, in gergo tecnico definita anche bicchiere. Si parte da un minimo di sessanta litri per le betoniere più piccole, mentre le più grandi possono arrivare anche oltre i 500.

Una betoniera Imer di formato minimo, chiaramente, si rivela adatta soprattutto per realizzare lavori domestici, come la ristrutturazione di una casa o la costruzione di un garage o una terrazza da parte di un privato; i macchinari di dimensioni molto ridotte, infatti, hanno il grande vantaggio di risultare leggeri e molto facili da spostare, oltre che adatti ad operare anche in spazi stretti.

Di contro, però, impastano una quantità minima di cemento, che non sempre giustifica il loro costo.

Converrà allora puntare su una betoniera più ampia, magari dalla portata standard di 120 litri; le ditte che operano in grandi cantieri, invece, avranno certamente bisogno di apparecchi molto più grandi, dalla portata minima di almeno trecento litri.

Questo comporterà però, come vedremo meglio in seguito, un netto aumento dei costi e dei consumi, oltre a un maggiore impegno nelle attività di manutenzione.

  • Tipologia di lavoro necessaria

Con una betoniera, com’è noto, è possibile realizzare attività diverse. A seconda delle proporzioni, della qualità e del tipo di materiali inseriti nella vasca di miscela, infatti, sarà possibile ottenere cemento, calce, calcestruzzo, malta o altri prodotti edilizi.

Le quantità dei materiali impiegati (ghiaia, sabbione, acqua, cemento etc.) ovviamente varieranno a seconda dell’operazione che si intende compiere, ma in generale si può dire che, all’incirca, per la realizzazione di calcestruzzo una betoniera da 150 litri richiede un sacco di cemento (dalla portata standard di 35 chili) per ciascun impasto.

Da questo dato si potrà iniziare a calcolare le proporzioni dovute per le betoniere di portata diversa.

  • Sistema di alimentazione

Sul mercato esistono betoniere elettriche e betoniere provviste di motore a scoppio. In estrema sintesi, le prime sono più economiche e facili da utilizzare, le seconde invece consentono di impastare una maggior quantità di materiali.

Più nel dettaglio, per azionare una betoniera elettrica basta semplicemente collegarne il cavo a una presa di corrente.

La potenza emessa sarà differente in base alle caratteristiche dell’apparecchio: una betoniera da 60 litri, naturalmente, avrà un motore molto meno performante di una da 130, ma al tempo stesso consentirà una maggiore agilità e una evidente riduzione dei consumi.

L’utilizzo di una betoniera elettrica comporta dunque diversi vantaggi, oltre a rivelarsi estremamente semplice, così come il suo mantenimento.

Non sono infatti previste grosse attività di manutenzione, così come non c’è alcuna produzione di inquinamento e gas di scarico. La soluzione perfetta, insomma, per privati o piccole imprese che devono effettuare lavori in ambienti di dimensioni non molto grandi.

Una betoniera con motore a scoppio, invece, ha un funzionamento del tutto diverso, simile a quello di un qualunque altro mezzo meccanico. A generarne l’azione, infatti, è la combustione di benzina o d’altro carburante, mentre l’olio posto nell’apposito contenitore facilita la lubrificazione degli ingranaggi e assicura una lunga vita al motore.

Betoniere di questo tipo si distinguono, tuttavia, anche per la gran mole di inquinamento prodotta, sia a livello ambientale (a causa della combustione della miscela) sia a livello acustico (poiché sono estremamente rumorose). Ciò è compensato dalla grande potenza garantita dal motore, con un wattaggio decisamente superiore rispetto agli apparecchi elettrici.

Il loro utilizzo, pertanto, è raccomandato in ambienti come grandi cantieri edilizi, poichè esse permettono di impastare diversi quintali di acqua e cemento ogni giorno, producendo così tutto il materiale da costruzione necessario, ad esempio, alla costruzione di un nuovo fabbricato.

Per luoghi e lavori più piccoli, invece, queste betoniere si rivelano in genere poco adatte e non funzionali, oltre che decisamente anti-economiche.

Come sempre, dunque, ogni scelta d’acquisto sarà condizionata dall’uso che si desidera fare di un qualunque prodotto: è su quest’aspetto che vi invitiamo a ragionare a lungo prima di comprare!

Principali componenti e funzionamento di una betoniera Imer

Betoniera Imer componenti

Dopo aver fatto un cenno alle principali differenze tra le varie tipologie di betoniera Imer esistenti, è bene spendere due parole sulla struttura di questi macchinari, e dare qualche indicazione relativa al loro corretto utilizzo.

Questo paragrafo, pertanto, sarà soprattutto a beneficio dei più inesperti: se siete già molto pratici di cantieri e macchine per l’edilizia, passate direttamente alla nostra lista di consigli per l’acquisto!

Una betoniera Imer si compone di numerose parti, sia nella struttura esterna che nei meccanismi interni. Nell’analizzarne le principali, non possiamo che partire dal telaio, che costituisce lo scheletro e l’asse portante della betoniera stessa.

Più questo è saldo e pesante, più l’apparecchio sarà difficile da trasportare; al contempo, però, una maggiore robustezza garantirà l’integrità della betoniera e la sua stabilità anche su terreni scoscesi.

Al telaio si sovrappone il bicchiere, all’interno del quale avviene l’impasto: questo sarà regolato tramite un volante, di forma rotonda (la più classica) o quadrata, e verrà caricato a mano, grazie a un badile.

Per facilitare il lavoro di inserimento del cemento all’interno della vasca potrà essere senz’altro utile aiutarsi con una carriola, utile anche per trasportare tutto il materiale da un luogo all’altro del cantiere. Per quanto riguarda il bicchiere, l’elemento fondamentale da tenere sott’occhio per la scelta è senz’altro la sua capacità complessiva.

Importante, però, sarà anche valutare la robustezza del materiale di composizione. Sulle pareti interne della betoniera, infatti, sarà normale assistere all’accumulo di residui solidificati di cemento, che dovranno essere regolarmente eliminati servendosi di strumenti pesanti, come un martello o una cazzuola.

Per evitare di danneggiare anche il bicchiere, bisognerà avere mano ferma… E una betoniera robusta!

Sempre a proposito di bicchiere, inoltre, bisognerà scegliere con attenzione le tipologie di lame presenti al suo interno, che potranno essere singole, doppie o anche multiple (nelle betoniere più grandi e capienti).

Sono queste lame, infatti, a consentire la miscelazione di tutti i materiali: più saranno potenti ed efficaci, più i tempi di lavorazione del cemento si ridurranno e il risultato dell’impasto sarà qualitativamente valido.

Si aggiunga, infine, che per garantire una lunga durata ed un pieno mantenimento dell’efficienza nel tempo a una betoniera Imer sarà indispensabile curare nel modo corretto tutte le necessarie operazioni di pulizia e manutenzione: ci vorranno pazienza e tenacia, ma tenere pulito l’apparecchio, effettuare frequenti lavaggi del bicchiere con acqua e (soprattutto nel caso delle betoniere con motore a scoppio) verificare spesso lo stato di salute degli ingranaggi si rivelerà davvero fondamentale per preservare l’apparecchio.

Classifica top7 delle migliori betoniere Imer

Betoniera Imer migliore

La nostra trattazione teorica, di cui potrete giovarvi per capire quale tipo di betoniera fa davvero al caso vostro, è finalmente conclusa: passiamo ora alla parte pratica, con un elenco di prodotti disponibili su Amazon (non tutti nell’immediato) che potranno costituire la soluzione perfetta per il vostro cantiere.

Ciascuna delle sette betoniere Imer in elenco, di cui indicheremo proprietà e prezzi, si presenta come un prodotto affidabile, sicuro e garantito: ciò che cambia tra un apparecchio e l’altro, pertanto, sono soprattutto le dimensioni, la capacità del bicchiere, il costo e la struttura esterna.

  • Imer Syntesi 350 – Miglior betoniera Imer

Grande potenza del motore, notevole capacità della vasca, ridotta emissione di rumore, agilità nel trasporto, impastatrice potente e veloce, possibilità di produrre grandi quantità di malta e calcestruzzo in poche ore.

A questa betoniera Imer, insomma, non manca davvero nulla perché la si definisca come un prodotto top di gamma. Consigliata soprattutto per coloro che devono effettuare lavori di una certa entità, anche in ragione di un costo piuttosto elevato.

  • Syntesi Imer

Si prosegue ora con una betoniera elettrica piuttosto costosa ma decisamente capiente, con un bicchiere in grado di contenere 160 litri di materiale. A dispetto di dimensioni abbastanza importanti, ciò che più spicca in questa betoniera Imer è la grande leggerezza della struttura.

Con un peso inferiore a settanta chili, infatti, essa si rivela davvero facile da spostare e trasportare. Una soluzione vincente sia per lavorare in casa che per ristrutturare interi edifici!

  • Imer Syntesi 140 H.D.P.E

Piccola quasi come un giocattolo, potente come una betoniera Imer: questo modello, dalla luminosa colorazione gialla, si distingue soprattutto per l’innovativa tecnologia di rotazione della vasca.

La grande mobilità della parte superiore del macchinario, infatti, assicura all’incaricato al suo riempimento di fare pochissima fatica, poichè sarà lo stesso bicchiere a girarsi e quasi a venire incontro al badile.

Il volano sinfin, vera chiave di questo sistema, consentirà dunque di lavorare in totale sicurezza, senza il minimo spreco di energie. L’altro grande vantaggio di questa macchina sta nella sua totale silenziosità: un vero sogno per chi è abituato da una vita al baccano del cantiere!

  • Imer Mini Bétonnière sans couronne cuve acier 134 L malaxage 100 Litres Minibeta

Ecco ora una betoniera Imer piccola e comoda, mini in ogni senso. Le ridotte dimensioni e la velocità di montaggio e avviamento la rendono ideale soprattutto per la realizzazione di piccoli lavori, come la sistemazione di un vialetto o l’innalzamento di muri.

Piccola e maneggevole, questa mini-betoniera sarà perfetta anche per lavorare all’interno delle mura domestiche; la sua potenza più che discreta, tuttavia, la rende adatta anche a lavori di più grande levatura, da compiersi in esterno. Un acquisto sicuro.

  • Imer Minibeta 130

Al quinto posto della nostra graduatoria trova spazio una betoniera abbastanza economica e facilissima da smontare. Formato di tre elementi principali, tra cui un comodo bicchiere in plastica, questo macchinario è imbattibile per quanto riguarda l’uso domestico.

L’appoggio a terra è stabile e sicuro, grazie anche alle due ruote dal diametro abbastanza ampio, pensate per rendere salda la betoniera anche su terreni scoscesi, sabbiosi o non perfettamente livellati.

Nei cantieri, infatti, capita spesso di non avere a disposizione spazi perfettamente piani, o di dover appoggiare la betoniera su aree sassose o incidentate: ecco che allora la tecnologia Imer svelerà tutta la sua straordinaria efficacia.

  • Imer Betoniera con motore elettrico e bicchiere in acciaio Syntesi

Torniamo ora a un prodotto della gamma Imer Syntesi, quella che include le betoniere Imer di maggiore qualità e dimensioni. Questa, però, pur essendo di ottimo livello si distingue per un prezzo abbastanza moderato. Un’occasione da non perdere!

  • Formigonera Imer Riobeta140 Monofasica IM1 1105470

Ultima posizione nella nostra classifica per questa pesante betoniera Imer in acciaio, forse un po’ ingombrante ma estremamente funzionale. Con una portata della vasca di 110 litri e un motore elettrico tanto potente quanto silenzioso, tuttavia, anche questo macchinario non può certamente essere definito di serie B; al contrario, anzi, ci sentiamo di consigliarne vivamente l’acquisto.

Da tenere poi in considerazione un altro aspetto fondamentale: questa betoniera Imer è infatti immediatamente disponibile su Amazon, e arriverà a destinazione in meno di una settimana. Un bel vantaggio, visto che per altri prodotti analoghi i tempi di consegna potrebbero rivelarsi più lunghi.

Lascia un commento